Oggi ci immergeremo in una storia straordinaria, un racconto che evoca passione e gloria: la nascita della celebre pizza Margherita.
Anche se la storia poteva sembrare noiosa da studiare ed ascoltare a scuola, questa merita davvero di essere conosciuta.
O forse vorresti dirmi che non senti la curiosità di scoprire le radici del nome che incarna la pizza più amata al mondo?
Per me la storia è sacra perchè permette di abbracciare le nostre origini e tradizioni, di custodirle con rispetto e di farle evolvere verso l’eccellenza.
Vedi, devi sapere che la pizza Margherita autentica, quella con la “M” maiuscola, affonda le sue radici nell’antichità.
Da qui abbiamo preso ispirazione per creare una ricetta sempre più deliziosa.
L’antenata della pizza è la “pinta” greca, una sorta di pane schiacciato che giunse in Italia (precisamente a Roma) con la Magna Grecia e si trasformò in “pinsa”, derivante dal verbo latino “pinsere”, che significa tirare (senza nemmeno accorgertene hai appena imparato la storia di un altro fantastico e delizioso classico della tradizione).
Questa prelibatezza si diffuse in tutto il Bel Paese: già nel XVII secolo si trovano tracce di un semplice impasto di farina e acqua venduto lungo le strade di Napoli.
Tuttavia, per assistere alla trasformazione della pizza in rosso dobbiamo attendere lo sviluppo del continente Americano, che portò il pomodoro in Italia.
Grazie a questa scoperta e alla creatività degli italiani, possiamo rileggere la prima vera e propria ricetta della pizza nel trattato “Il cuoco galante” di Vincenzo Corrado.
Letterato, filosofo, ma soprattutto cuoco, Vincenzo Corrado ci introduce alle tradizioni culinarie delle corti nobili partenopee tra il XVIII e il XIX secolo.
Ed è proprio qui che fa la sua apparizione l’aggiunta del pomodoro sulla pizza, dando origine alla pizza rossa.
La prima fonte scritta della pizza pomodoro e mozzarella
Il letterato ed editore Francesco De Bourcard ne parla ad esempio nella sua grande opera “Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti”.
Napoletano di origine svizzera, dopo vent’anni di duro lavoro pubblica nel 1858 un affascinante affresco della società napoletana, dalle sue usanze e tradizioni, alla sua cucina, ma soprattutto ai suoi personaggi tipici.
Ed è proprio in questa raccolta di usi e costumi della Napoli ottocentesca che troviamo la prima fonte scritta della pizza con mozzarella e pomodoro.
Francesco De Bourcard le descrive così: “coperte di formaggio grattugiato e condite collo strutto, e vi si pone sopra qualche foglia di basilico. Si aggiunge delle sottili fette di mozzarella” e “talora si fa uso” del pomodoro.
La trama si fa sempre più intricata: chi fu il primo a posare la mozzarella sulla pizza?
Alcune fonti narrano che furono proprio i napoletani i pionieri nell’aggiungere la mozzarella all’impasto insieme al pomodoro, creando una sorta di margherita con i suoi petali.
L’impasto veniva poi cotto in un forno a legna che consentiva a tutti gli ingredienti di rivelare appieno il loro sapore.
Un’altra affascinante leggenda vuole che la pizza Margherita fosse inizialmente un’imitazione del fiore: al centro un uovo sodo come capolino, petali di mozzarella e il gambo verde del basilico.
Tuttavia, la versione più memorabile e celebrata è la storia della nuova pizza creata su misura per omaggiare la Regina Margherita di Savoia.
Nel 1889, in occasione della visita reale a Napoli, la Regina chiese di assaggiare una pizza.
Il pizzaiolo Raffaele Esposito preparò una pizza classica rossa a cui aggiunse mozzarella e basilico.
Il suo gusto conquistò il cuore della Regina, tanto che divenne il suo piatto preferito.
Fu proprio lei a suggerire che i colori della pizza le ricordavano la bandiera italiana!
Poi, presa dall’entusiasmo, chiese: “Ho ancora fame, c’è anche una versione rettangolare?”.
Questa fortunata combinazione tra il favore reale e il richiamo all’innato patriottismo degli italiani trasformò questo piatto da modesta prelibatezza a simbolo di moda tra i più facoltosi.
Ora, mentre gusterai una fetta di pizza Margherita, potrai anche degustare la sua affascinante storia e potrai animare più facilmente le conversazioni intorno al tavolo con amici e parenti!
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