In questo articolo ti voglio parlare di un’antica leggenda dell’Asia occidentale.
Sembra infatti che – come me e te – la Regina di Saba amasse così tanto i pistacchi a tal punto che, per decreto, impose che tutte le noci del regno fossero consegnate a lei ed ai membri della sua corte.
Non a caso, il nome del pistacchio deriva dal persiano “Pisteh” che significa ricchezza e fortuna.
Ma se ai suoi albori il pistacchio era legato alle classi alte, possiamo affermare che oggi questa coltura stia vivendo il suo picco massimo di crescita in tutto il mondo.
Il pistacchio, con il suo sapore unico e la sua storia affascinante, è infatti uno dei frutti secchi più amati in assoluto.
Ed è riuscito a conquistare i cuori dei gastronomi di tutto il mondo grazie ad un sapore ricco e alla sua versatilità in cucina, dato che si abbina perfettamente sia al dolce che al salato.
Pistacchi salati da mangiare, sgusciati, in crema, dentro a brioche, sopra ai panettoni, nel gelato, nei biscotti, persino nella pasta e nel salame.
Il pistacchio è arrivato praticamente ovunque, invadendo l’industria dolciaria, le produzioni artigianali e le tavole di noi italiani come mai prima.
Mortadelle, salami al pistacchio, limited edition di biscotti come i Baiocchi, croissant della Melegatti, Snickers senza più arachidi…
… persino le caramelle Rossana sono diventate verdi.
In Italia è scoppiata negli ultimi anni una mania, anche se il fenomeno ha assunto una tale portata da aver istituito la data del 26 febbraio per celebrare la Giornata Mondiale del Pistacchio.
A rendere il pistacchio così speciale è il suo gusto distintivo.
Il sapore dolce e leggermente burroso è unico nel suo genere, la consistenza croccante unita alla leggera nota salata lo rendono a dir poco irresistibile.
Oltre al suo delizioso gusto, il pistacchio offre numerosi benefici per la salute.
È ricco di vitamine, minerali e antiossidanti che contribuiscono a sostenere il sistema immunitario e a migliorare la salute generale.
Inoltre, il pistacchio è un’ottima fonte di grassi sani, proteine e fibre che possono favorire la sensazione di sazietà e contribuire ad una dieta equilibrata.
Ma torniamo a noi e a queste cinque curiosità che non conoscevo sui pistacchi e di cui voglio assolutamente renderti partecipe.
Quindi partiamo con la curiosità numero uno.
Il pistacchio è considerato un afrodisiaco naturale per eccellenza.
Nell’antica Persia gli amanti avevano l’abitudine di incontrarsi sotto gli alberi di pistacchio per ascoltare il suono dei frutti che si schiudevano sotto la luna.
E farebbero bene all’amore perchè aiutano a contrastare alcuni disturbi sessuali.
La seconda curiosità è che c’è stato un tempo in cui i pistacchi erano rossi e lasciavano sulle mani e sul viso macchie simili a quelle lasciate dalle ciliegie.
In realtà non esistono in natura e si trattava soltanto di una speciale colorazione che veniva data ai pistacchi importati dal Medio Oriente per nascondere le macchie.
Non sono più in commercio dagli anni ’80.
La terza curiosità è legata al fatto che, erroneamente, si pensa ai pistacchi come ad una fonte di grasso quando in realtà aiutano a bruciare il grasso dello stomaco.
La curiosità numero quattro riguarda invece la raccolta del Pistacchio.
SI tratta di una raccolta biennale che viene fatta negli anni dispari, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre.
Vengono raccolti in media oltre 30 mila quintali di pistacchi.
Negli anni pari, cioè quelli di “scarica”, si procede alla sola potatura.
In Sicilia la produzione del pistacchio è limitata e quindi il suo prezzo è più alto rispetto a quello coltivato in Iran.
Anche per questo la notorietà del Pistacchio Verde di Bronte è cresciuta negli anni e di conseguenza anche la sua richiesta.
Ma tieniti forte perchè l’ultima curiosità riguarda la scienza.
Visto l’apporto di magnesio che contribuisce al buonumore, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia 30 g di pistacchi al giorno, magari come spuntino.
Ora che ti ho raccontato quasi tutto, non posso evitare di dirti che nel nostro ristorante troverai diverse proposte con protagonista il pistacchio…
… anche se gli abbinamenti preferiti dagli ospiti del Cavallino in Villa si registrano sulla pizza e sulla focaccia.
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