La storia che ti voglio raccontare oggi appartiene alla rughetta, pianta della famiglia delle Brassicacee (Crucifere).
E te ne parlo perchè è una storia molto antica.
Infatti, già in epoca romana veniva usata come ingrediente aromatizzante per gli alimenti…
… e si riteneva che possedesse anche poteri afrodisiaci.
La sua coltivazione si è sviluppata progressivamente nei Paesi mediterranei, in Asia centro-occidentale, in Nord Europa, America e India.
La rughetta, conosciuta anche con il nome di ruca o rucola cresce in terreni che siano sia sabbiosi sia fertili, arrivando a 800 metri sopra al livello del mare.
Pianta diffusissima nell’antichità, venerata dai Romani che la consideravano protettiva dello stomaco e un ottimo diuretico, analogamente al carciofo.
Ad ogni modo, la proprietà della rughetta più nota e apprezzata nell’antichità era quella afrodisiaca.
Non a caso, era la pianta dedicata a Priapo, dio mitologico simbolo di fertilità e virilità.
Quello che a molti sfugge è che esistono due tipologie di rucola: selvatica e coltivata, che differiscono per sapore, foglie e colore.
La rucola selvatica, pianta perenne, ha un gusto deciso, foglie allungate e bordi frastagliati. I suoi fiori sono di colore giallo intenso.
La rucola coltivata, pianta annuale, ha invece un gusto più delicato, foglie più larghe e arrotondate. I suoi fiori sono bianchi e in Italia viene coltivata soprattutto nel Veneto.
La variante della classica rucola che cresce spontanea nell’Italia mediterranea prende invece il nome di Ruchetta. A differenza della tipologia classica, questa presenta foglie più strette e frastagliate, con un aroma ben più intenso.
A rendere rara questa verdura è la massiccia presenza di calcio, ferro e vitamina C, ottime per la salute dei tessuti e del sistema immunitario.
Una delle curiosità che si nascondono dietro la storia della rucola è che le sue proprietà afrodisiache fossero così importanti che alcuni monaci, nel periodo del Rinascimento, dopo aver sorseggiato un po’ di liquore preparato a base di rucola mettessero da parte il loro voto di castità.
Diuretica e digestiva, la rughetta ha tante proprietà e offre diversi benefici al nostro corpo.
È perfetta per chi segue una dieta ipocalorica: 100 grammi contengono solo 25 calorie.
È ricca di acqua, di sali minerali (magnesio, calcio, potassio), di vitamine (C, K, folati) e di antiossidanti (betacarotene, zeaxantina, luteina) che combattono i radicali liberi e supportano l’organismo nella prevenzione dei tumori.
La rucola è depurativa: interviene per mantenere la corretta funzionalità epatica grazie al contenuto di isotiocianati, aiutando il fegato a eliminare le tossine.
Inoltre, grazie ad alcuni composti di cui è ricca, in particolare i glucosinolati e i flavonoidi, riduce gli stati infiammatori poiché abbassa la presenza di citochine infiammatorie e svolge anche una funzione antibatterica e antivirale.
La grande quantità di vitamina C che contiene aiuta infatti a rinforzare il sistema immunitario, ma non solo: combatte l’influenza e i malanni stagionali e previene gli stati infiammatori a carico dell’apparato respiratorio (sinusite, bronchite, laringite).
La vitamina K presente nella rughetta, insieme all’acido folico e al calcio, aiuta a prevenire l’osteoporosi e favorisce anche la coagulazione del sangue: attiva proteine plasmatiche, come la protrombina, fondamentale per trasformare il fibrinogeno in fibrina.
Questa proteina plasmatica regola il processo di coagulazione del sangue.
Inoltre, grazie al betacarotene, è in grado di combattere la gastrite ed eventuali ulcere. La rucola possiede effetti drenanti e diuretici; le sue proprietà carminative evitano la formazione di gas nell’intestino e liberano l’organismo dai liquidi in eccesso.
La presenza di fibre contrasta la stipsi mentre l’erucina e i polifenoli favoriscono la crescita di lattobacilli essenziali per il mantenimento della flora intestinale.
Il sapore di questa pianta dipende dal terreno in cui viene coltivata e anche dal periodo in cui nasce: ovviamente, più il terreno è arido più il sapore sarà forte, deciso ed intenso, soprattutto se la raccolta è tardiva.
Ed è proprio grazie al suo sapore che esistono tantissime idee di ricette con rucola. Un grande classico è la piadina romagnola, dove non può mai mancare ma può essere anche usata all’interno della farcitura di molti panini, come il tradizionale rucola, tonno e mozzarella.
Il pesto di rucola è invece un condimento perfetto per molti primi piatti, caldi e freddi. Qualche esempio? Spaghetti rucola, ricotta e olive; ravioli rucola e peperoni; risotto con rucola, limone e bresaola.
Si abbina perfettamente anche a secondi di carne e di pesce, dove dà più colore ai piatti. Ideale con i saltimbocca, la rucola si abbina bene anche con il tonno al sesamo, con le seppie, con la pancetta e in un’insalata di totani e limone.
La rucola è perfetta anche per piatti vegetariani, come un’insalata di rucola con miglio, pinoli e olive, il gateau di patate con olive verdi, le frittelle di cavolfiori con grano saraceno.
Ottimo anche l’abbinamento tra rucola fresca e ceci, insieme a olive verdi e semi di girasole o di zucca. Simile all’insalata, questo piatto viene di solito arricchito con l’aceto di mele.
Inoltre si sposa bene con gli asparagi che, una volta lessati, possono essere conditi e fatti saltare con le foglie di rucola. Se aggiungi pomodorini ciliegini, puoi servirli come sugo per la pasta oppure frullarli creando un pesto per condire altri primi (riso, farro, quinoa).
Ma non è tutto: puoi realizzare una lasagna vegetariana con rucola, zucchine e formaggio.
Puoi anche aggiungere la rucola all’impasto delle polpette per preparare un antipasto coi fiocchi.
Infine, se ti piace, puoi abbinare la rucola anche alla frutta: ad esempio, è deliziosa con i frutti rossi o con le fragole.
Nel nostro ristorante abbiniamo la rughetta a mozzarella, bresaola e parmigiano per dare vita alla speciale pizza Campestre.
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