Galletto alla brace, pollo al mattone o pollo alla diavola sono tre modi per definire lo stesso classico della cucina Romana degli anni Settanta.
Questo piatto era onnipresente nei menù di trattorie e ristoranti e se hai già passato gli “anta” te lo ricordi di sicuro.
Certo, ognuno cucinava a modo suo, con una qualche ricetta segreta, ma tutti avevano un aspetto in comune: il pollo era aperto a libro, dal petto o dalla schiena, cucinato in padella o alla griglia.
E anche se il pollo alla diavola ha già avuto il suo picco di gloria, per fortuna non é mai completamente tramontato.
Il pollo alla diavola è un pollo aperto (solitamente dal petto), battuto, condito con olio, sale e pepe o peperoncino, che poi viene cotto in padella sotto la pressione di un peso.
Secondo Pellegrino Artusi, padre dell’arte di mangiare bene, il pollo alla diavola «Si chiama così perché si dovrebbe condire con pepe forte di Cayenna e servire con una salsa molto piccante, cosicché a chi lo mangia, nel sentirsi accendere la bocca, verrebbe la tentazione di mandare al diavolo il pollo e chi lo ha cucinato…».
Ma le curiosità non finiscono qui: la carne di pollo è parte della tradizione italiana (come tutti gli animali da cortile). Se il maiale si ammazzava una volta all’anno e i bovini servivano da soma o per il latte, quella di pollo era la carne più diffusa.
Oltretutto è l’animale che cresce più velocemente, quindi la sua carne é la più economica da produrre. Non a caso, oggi, è la carne più consumata al mondo.
Pollo, però, è un termine generico che indica un animale di più di un chilo di peso. Si definiscono invece galletti quegli animali giovani che a meno di quattro settimane vengono macellati e raggiungono un peso inferiore a 650 grammi (senza frattaglie, testa e zampe).
Chiariamo subito un aspetto fondamentale: se il pollo è intero può chiamarsi pollo alla diavola, altrimenti sarebbe meglio definirle ‘parti di pollo in padella’. Non si insulta la tradizione in cucina.
Il risultato sarà un pollo buono, sfizioso e piacevolmente “esplosivo”, visto che l’ingrediente principale di questa ricetta è il Re peperoncino.
Parliamo di un secondo piatto tipico, ottimo sia d’estate che d’inverno.
Infatti, il suo sapore forte e deciso mette d’accordo tutti (piace anche ai bambini).
Solitamente il pollo alla diavola si accompagna ad una fresca insalata mista, ad un contorno di verdure cotte o a patate al forno croccanti.
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