La scamorza è un formaggio a pasta filata prodotto in diverse regioni del meridione, con un “epicentro” in Abruzzo, Molise e nelle zone interne della Campania (dove viene prodotta anche la versione affumicata).
L’origine del termine scamorza non è chiaro, pare derivi del verbo “scamozzare”, che significa “togliere una parte”.
La lavorazione della scamorza è molto simile a quella del fior di latte, ciò che la differenzia è la forma e la breve stagionatura, di alcuni giorni, che la rende leggermente più asciutta e consistente e ne concentra il sapore.
Come accennato in precedenza, la scamorza, grazie alla breve asciugatura, ha un gusto più concentrato rispetto al fior di latte: in particolare, emergono prepotentemente i sentori lattici, soprattutto di burro, panna e yogurt.
In Abruzzo e Molise la scamorza è spesso consumata tagliata a fette e cotta alla brace, accompagnata con pane e salumi, oppure con il miele.
Tuttavia, quando si tratta di voler fare la differenza, dovresti puntare su piatti rari e poco conosciuti dalla massa, che appartengono alla cucina tradizionale Romana.
Come quella del Cavallino in villa, per esempio…
La scamorza ha i valori nutritivi della mozzarella (fior di latte), leggermente aumentati a causa della lieve stagionatura che tuttavia rimuove una parte consistente di acqua, “concentrando” il prodotto, che quindi arriva ad avere circa 300 kcal per 100 g (i valori variano di +-50 kcal a seconda del tipo di scamporza), contro le 250 della mozzarella fresca.
Una buona scamorza deve avere forti sentori di latte, non più di latte acido come la mozzarella fresca, ma sentori di latte cotto, di burro, più intensi e ricchi grazie alla concentrazione degli aromi che avviene con la breve stagionatura.
Purtroppo i prodotti industriali non hanno queste caratteristiche e sono spesso un poco anonimi, tuttavia non è semplice reperire prodotti di qualità al di fuori delle zone di origine.
La scamorza è un formaggio di origine meridionale, a brevissima stagionatura e preparato con latte vaccino e di capra, mescolati insieme, o solo vaccino.
È fatto a forma di pera, con una «testa» sottolineata da una strozzatura e da una legatura con filo di paglia.
La pasta è bianca, filata, simile a quella della mozzarella.
La scamorza viene preparata in formelle di circa 150 g; quella affumicata si trova in commercio anche in forme di peso maggiore.
Come tutti i formaggi a pasta filata (tra cui la mozzarella), la scamorza è originaria del Sud (soprattutto Abruzzo, Molise, Basilicata e le zone interne della Campania).
La scamorza può essere fresca (con crosta sottile giallo paglierino, pasta bianca uniforme con poche occhiature e la tipica consistenza elastica) o affumicata (di colore bruno e pasta più compatta).
Il sapore di quella fresca è dolce e delicato, con ricordi aromatici di latte, quella affumicata ha gusto più accentuato.
Ottima per arricchire le insalate o negli spiedini, la scamorza, per la sua capacità di “filare”, in cucina è ideale nelle preparazioni al forno che prevedono una leggera gratinatura.
Un altro modo di gustarla è a fette di 2- 3 cm cotte alla piastra o alla griglia, accompagnate da miele di castagno.
Noi, personalmente, arricchiamo le nostre pinse con questo ingrediente sublime.
Ecco perché, se desideri gustare un piatto tipico, cucinato secondo le antiche tecniche genuine, e per di più mentre sei immerso nel verde dei Castelli Romani e sotto l’insegna del sano relax e della spensieratezza…
… dovresti cliccare adesso il bottone più in basso e sfruttare la nostra offerta limitata.
Ti aspetta uno speciale regalo da riscattare nel momento del tuo arrivo al Cavallino in Villa.
Tra le nostre proposte troverai antipasti, primi, secondi, contorni, fritti, pizze e calzoni…
Tutto accompagnato da ottimi vini selezionati e provenienti da cantine con produzioni esclusive.
Quindi fai clic sul pulsante “prenota ora”, indicaci se preferisci sederti da solo o in compagnia ed approfitta delle nostre offerte limitate!