Recentemente, una influencer ha scatenato un dibattito acceso sui social.
Attraverso un video sui social sostiene la teoria audace che la carbonara sia stata inventata a Napoli, provocando una vera e propria sfida all’orgoglio culinario dei romani.
E pensare che una settimana fa l’Italia intera ha celebrato il Carbonara Day, una festa annuale dedicata agli amanti di questo piatto iconico della cucina romana.
La carbonara, un piatto umile dalle radici saldamente radicate nella tradizione culinaria di Roma, si è poi diffusa in tutto il mondo, diventando uno dei capisaldi della cucina italiana, replicato e ammirato ovunque.
Sta di fatto che l’influencer Caterina ha avanzato la provocatoria ipotesi che la carbonara potrebbe avere le sue origini a Napoli.
E per sostenere questa teoria sfida le convinzioni consolidate nel tempo.
Le prove che Caterina presenta sono due.
In primo luogo cita il libro “La cucina teorico-pratica” di Ippolito Cavalcanti del 1847, contenente ricette tipiche di Napoli simili alla carbonara.
Stranamente, nel 1929 lo stesso libro fu pubblicato a Roma con il titolo “La cucina romana”, ma senza alcun riferimento alla carbonara.
La seconda prova si riferisce al dopoguerra, quando i soldati americani a Napoli, annoiati dalla monotonia delle razioni, prepararono una versione simile della carbonara con uova e bacon.
Tuttavia, la veridicità di queste prove è oggetto di controversia.
Ad esempio, Caterina ha erroneamente citato il 1837 come anno di pubblicazione del libro di Cavalcanti anziché il corretto 1847.
Inoltre, alcuni sostengono che la ricetta nel libro non abbia alcuna somiglianza con la carbonara.
Allo stesso modo, la storia sugli americani sembra più una leggenda popolare che un fatto storico accaduto realmente.
Nonostante tutto possiamo considerare l’interpretazione di Caterina come una provocazione divertente in occasione del Carbonara Day piuttosto che una convinzione genuina riguardo all’origine napoletana della carbonara.
Tuttavia, se l’obiettivo era creare un contenuto virale, l’influencer ha sicuramente avuto successo, considerando la reazione infuocata dei romani che si sentono offesi dall’insinuazione.
Dopotutto, a Roma la carbonara è più di un semplice piatto: è un vero e proprio culto.
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